UNDER 19 ELITE : PRATO TIMIDA DI FRONTE A MONTEVARCHI

UNDER 19 ELITE : PRATO TIMIDA DI FRONTE A MONTEVARCHI

U19 elite 2^ ritorno- Lu 1 Dicembre 2014

Pallacanestro Prato 2000 – Fides Montevarchi 43-84

Parziali: (6-28, 23,42-33,61.)

Tabellini:

Pall.Prato:  Sangermano  1,  Mavilia 9, Chiapparini 10, Buoncristiani 2,  Benucci 6,  Donati 6, Reinecke,  Calabresi , Megli 3, Salute 3, Parenti,  Compiani 3  All.re. Nistri –Ass. Manganello

Montevarchi: Sereni 12, Baldini 2, Caponi 8, Migliorini 6, Ottanelli 3, Batistini 10, Masciadri 6, Gardeschi 12, Neri, Senis 8, Taddeucci 2, Bonciani 15. All.re Ottaviani. Ass. Terrigni.

Arbitri: Barbarullo- Persia

Prato. Un altro incubo

Lo spettro è tornato: -41. Un’altra bruttissima serata. Non c’è altra spiegazione a un passivo tanto mortificante e umiliante. Proprio quando si pensava che i tempi della pesante sconfitta contro Pino in trasferta fossero stati definitivamente tumulati nella cripta, la realtà ha restituito un’altra serata questa volta casalinga per di più, in cui la differenza è apparsa abissale, per concentrazione complessiva, si potrebbe quasi dire per cultura. Montevarchi ha camminato sui resti di una squadra dove fin dalla prima palla a due non ha capito dove si trovasse. Non si riuscivano a trovare alternative  felici in attacco, mentre la difesa lasciava agli avversari ogni possibile scelta e ogni soluzione. Funziona tutto nel Montevarchi  dai movimenti in continuo tourbillon in difesa,  all’impietoso attacco che alla fine è diventato la collana dell’impotenza per il Prato che ha dimostrato un’altra volta che un peso emotivo di questa portata può deformarla. Solo nel secondo quarto per una manciata di minuti la squadra di Nistri ha creduto di trovarsi nel tavolo giusto, vincendo solo un round. Poi via via la partita è filata facile per Montevarchi su un tappeto dove vola una squadra che storicamente è una bella e vincente fusione di ’96 e ’97. E se a governare questa fusione mettete  un tecnico del livello di coach Ottaviani lo show del Palatoscanini  diventa quasi spiegabile. Per Prato rimane una sonora lezione che fa male