U19 elite 4^ ritorno- Lu 15 Dicembre 2014
Pallacanestro Prato 2000 – Pino Firenze 66-85
Parziali: (17-17, 38-36, 49-54.)
Tabellini:
Pall.Prato: Giovannini, Chiapparini 11, Salute 12, Mavilia 15, Benucci 15, Donati 5, Mannucci n.e, Calabresi 3, Megli 2, Parenti 1, Compiani 2. All.re. Nistri –Ass. Manganello
Pino Firenze: Seracini 2, Merlo 9, Pezzati 18, Nardi 20, Filippi 8, Piccini 14, Gherardi, Balloni 6, Galardi, Bartolini, Passoni 8. All.re salvetti. Ass.Miniati.
Prato…. Un raggio di sole.
Come si esce da una crisi ? Con il confronto che coinvolge tutti. Risposta naturale che potrete sentire da ogni giocatore o allenatore messo di fronte a un momento buio della sua squadra. Eppure la risposta è sincera perché dopo il sermone ordinato da tecnici e dirigenza dopo le due batoste rimediate contro Montevarchi e Sinergy , la squadra seppur sconfitta contro Pino ha avuto sulla partita un atteggiamento diverso, più mentale che tattico. Insomma non è stata vittoria, ma dopo il cazziatone, coach Nistri voleva ritrovarsi una squadra affamata. E cosi è stato. Chissà se nella sua testa c’è qualche convinzione in più sul fatto che la squadra può giocarsela sempre con tutti. E anche noi tifosi in tribuna abbiamo fatto i complimenti ai ragazzi per l’atteggiamento che hanno avuto in partita. Avevano la bava alla bocca, è una cosa che ci è piaciuta moltissimo, perché partite così sono importanti per la convinzione e l’autostima. Nessuno ha sbagliato, stavolta. Anzi fin dalla palla a due i ragazzi si sono comportati da grandi in un torneo fin qui ricco più di delusioni che di prove esaltanti, e ha preso di petto la squadra fiorentina. Come si conviene a un protagonista. Pino ha trovato per quasi tutta la partita una rude e fiera resistenza: agonisticamente sfida assai vibrante, non travolgente ma piena di sostanza graffiata dalla giusta sofferenza, quindi si può archiviare come un passo avanti, o un risveglio, timido quanto si vuole ma non sono certo tempi da snobismi, questi. La gara. Sia Prato che Firenze lamentavano assenze importanti. I padroni di casa dovevano fare a meno di Becucci e Buoncristiani infortunati e Sangermano influenzato. Mentre i fiorentini si presentavano senza Catarzi e Ferrari. Il divario fisico privilegiava sempre la squadra di coach Salvetti. Nel primo quarto Pino giocava in ragione di paure inspiegabili e nei primi minuti i padroni di casa spinti da chissà quali demoni agonistici trovavano con i canestri di Benucci e Salute la concretezza e il dinamismo per portarsi subito avanti. Gli ospiti soffrono subito l’entusiasmo terminale dei padroni di casa ma una tripla di Pezzati e le incursioni dell’ispirato Nardi davano respiro al punteggio che a metà tempino era saldamente in mano alla squadra di casa. Questa volta non è stata la tenuta difensiva, a occupare i pensieri di coach Nistri che in settimana aveva lavorato bene per indottrinare i suoi ragazzi. L’alternanza di Parenti, Megli Salute e Benucci sotto canestro, riconoscevano alla squadra i segni di una maturazione che durante tutto l’incontro è stata la fotografia di una personalità ritrovata. Nel Prato del primo quarto stupisce il non utilizzo di Chiapparini, ma coach Nistri con molta probabilità puntava, riuscendoci, sulla freschezza atletica di altri elementi. Ma Pino è molto dinamica, muove bene palla e uomini e negli ultimi minuti del quarto rimonta e impatta il punteggio con i canestri di Filippi e Merlo. Nel secondo quarto coach Nistri sfrutta il momento di gloria dei suoi ragazzi conferendo alla squadra una connotazione spiccatamente offensiva inserendo Chiapparini che in un amen realizza cinque punti con ubriacanti penetrazioni. Ma è tutta la squadra che fa vedere tutta la voglia di riemergere, con i canestri dal pitturato di Mavilia e la grinta di Calabresi che regala una giocata da tre punti che al 5’ stacca il biglietto di un nuovo sorpasso Gli ospiti non perdono il veleno e con le triple di Pezzati e Passoni controbilanciano il punteggio che però alla sirena di metà partita premia i lanieri. 38-36. Al riposo lungo si ha la sensazione che Prato non si appropria indebitamente della partita, perché la squadra di oggi è quella vera, densa, mirata, funziona come un orologio e ostenta una palese voglia di scrollarsi di dosso l’umido degli 84 punti di scarto presi nelle scorse due partite. Nei primi minuti del terzo quarto i ragazzi di coach Nistri cominciano a sentire più il fiato sul collo di un avversario che possiede una panchina più profonda. Il definitivo sorpasso arriva però dalla lunetta con la precisione ai liberi di Nardi e Merlo che realizzano in due 8 punti dimostrando una precisione balistica non indifferente. Prato però non si immalinconisce e trova risorse dai canestri di Salute, Donati e Chiapparini e dai tiri liberi di Megli. Ma è la predisposizione difensiva che da speranza ai padroni di casa che rimangono comunque attaccati all’incontro. Il campanello d’allarme suona all’inizio dell’ultimo tempino quando il gioco dei ragazzi di Salvetti diventa più avvolgente. L’ingresso del ruvido ’96 Piccini dà a Firenze molteplici viaggi in lunetta, ma Prato resta ancora in vita con due triple di Mavilia e una di Salute. Benucci continua a essere il migliore dei padroni di casa, non perché abbia compiuto miracoli, ma perché è decisivo nelle scelte sia in attacco che in difesa. A metà quarto la partita non ha ancora nessun padrone, ma quando si entra negli ultimi 2 minuti arrivano le triple di Nardi e Pezzati a cui i ragazzi di Nistri non riescono più a rispondere anche perché arriva uno sciocco antisportivo che toglie Salute dai giochi regalando liberi supplementari e un possesso palla agli avversari che capitalizzano al meglio, arrivando all’ingannevole e troppo punitivo punteggio finale. Peccati di gioventù di una squadra che però ha ritrovato un’anima. Certo, il Prato visto oggi merita il bis e un applauso per come ha fatto paura ai migliori.