U17 ECCELLENZA:   Senza storia

U17 ECCELLENZA: Senza storia

Tra le poche certezze dello sport, la più solida è che i più forti quasi sempre vincono.
E per questo che la squadra di Prato non deve sentirsi avvilita se i campioni d’Italia in carica della Mens Sana, molto più forte di lei la batte: giusto così.
I senesi sono stati superiori, migliori tecnicamente e fisicamente , espressione di una pallacanestro che magari non è un modello nel movimento giovanile per via di una pallacanestro con un tatticismo troppo progredito ed esasperato, ma che resta sempre una società dall’evidente opulenza, serietà e organizzazione.
In questa partita, Prato doveva misurare la distanza tra sé e una grande del campionato, ma anche tra se stessa e il suo futuro: operazione piuttosto incoraggiante alla fine.
La strade è giusta, anche se lunga, bisognerà lavorare per migliorare e arrivare forse a questi livelli in futuro.
L’unica cosa che coach Fabbri può rimproverare ai suoi ragazzi è stato l’atteggiamento troppo remissivo con cui sono scesi in campo fin dal primo minuto, poi piano piano c’è stato un po’ più di coraggio e aggressività.
Se non fosse capitata la giornata storta al tiro, i ragazzi di Fabbri spinti dalla bolgia del Palatoscanini avrebbero imposto le paure che la Mens Sana aveva vissuto la settimana scorsa nella partita contro Empoli.
In realtà la squadra di coach Catalani è apparsa sempre in assoluto controllo e mai, neppure per un istante nei quattro tempi Prato ha dato l’impressione di poter battere Siena.

Si è capito subito che lo scorrere del tempo è la cadenza di una serata in bilico tra mille cose. La tattica degli avversari .. malefica signora. Prato prova a capirci qualcosa, ma il gioco camaleontico di coach Catalani la cambia sempre, schierando mille difese che minano le poche certezze dei pratesi.

Eppure non era cominciata male. Prato sembra entrare con lo spirito giusto e il numeroso pubblico presente in tribuna pure. Per i primi 5 minuti i dragoncelli difendono bene sui biancoverdi con i canestri di Benucci e Vannoni che sembrano i più affamati.
Anche la difesa pratese con Corsi e Salute riesce a lavorare bene tenendo a bada l’orco Cometti che dall’alto dei suoi 2,05 svetta su tutti.
Buon segno: Potrebbe essere un’altra partita soprattutto se i pratesi riescono a gestire il gioco dentro l’area contro i più muscolari e fisici avversari.
Ci si può illudere. Lo intuisce anche Siena che infatti dopo 6 minuti comincia a far girare meglio la palla e con gli inserimenti del nazionale U16 Bucarelli e Ceccarelli lavorano con più impegno, realizzando punti e tiri liberi.
Fa paura soprattutto un giochino. Quando i senesi si danno appuntamento dalle parti di Cometti. Il gigante senese te lo ritrovi che staziona dentro l’area con i passaggi che riceve che avvelenano la difesa pratese.
Come lo fermi ? Qualche raddoppio risulta provvidenziale , ma già questo rilievo vi fa capire la difficoltà dell’impresa: se gli esterni sono costretti ad abbassarsi tanto in copertura, difficile poi pretendere che alimentino il pressing per tenere in scatola i senesi.
Infatti Prato suda sette camicie a costruire, anche perché stasera l’arma dei tiri da fuori sprofonda nel nulla subendo un parziale di 12-2 in tre minuti di vuoto offensivo.

Anche nel secondo quarto Prato fatica per i problemi sotto canestro acuiti dal buon impatto di Bucarelli per i senesi che realizza canestri dal pitturato.
Per Prato sono le triple di Magni e Biagi e i canestri di forza di Benucci che reggono la spallata degli ospiti ma le rotazioni di coach Catalani sono più profonde e dalla panca escono punti preziosi con i canestri di Batori. Così Siena può ancora approfittarne per allungare toccando il 23-42 andando negli spogliatoi sopra di 19, un vantaggio fisiologico che Siena riuscirà a contenere anche nel secondo tempo.

Nella ripresa gli ospiti si distendono concedendo più gioco ai padroni di casa che attivano il miglior Mavilia (9 punti nel terzo quarto) per cercare di rimanere a contatto, con il divario che diminuisce.
Anche Biagi per i pratesi affetta l’area avversaria andandosi a cercare importanti tiri liberi che fanno assottigliare il punteggio a -14 per i padroni di casa.
Ed è cosi che quasi tutto il quarto scorre su un piano inclinato verso la squadra di Fabbri, troppo innocuo però per chi dovrebbe subire almeno il tentativo di una cosiddetta rimontona, con il quinto fallo che toglie il lungo di riferimento, Salute, dal campo e il pane che Prato prova a spezzare che diventa durissimo, anche perché Siena trova anche l’altro lungo di Pizzo a far festa sotto canestro.

Nell’ultimo quarto e i senesi non cedono neppure un millimetro di parquet, neanche una misera mattonella, perché sono molto più forti e nelle tattiche difensive fanno la loro arma migliore.
Per Prato la salita si fa impossibile , se prima era lo Stelvio adesso diventa l’Everest , bisognerebbe segnare tante triple e tanti canestri.
Con Magni che esce per cinque falli non ci crede più nessuno e coach Fabbri regala minutaggi a tutta la panchina pratese.
Giustissimo così. Di più non si poteva.

Il tecnico di casa a fine di tutto aveva un sorriso onesto e sereno, non il sorriso di un perdente. Certo la delusione per la sconfitta è naturale , fa parte dello sport, ma non può far dimenticare quello che c’è stato prima e nemmeno ignorare quello che potrebbe esserci dopo, a patto di analizzare bene la situazione e di prendere coscienza dei limiti che ci sono e degli obiettivi che si vogliono inseguire.

Sogno e realtà: la vita insomma.

Tabellini:

Pall.Prato:
Compiani , Biagi 12, Mannucci, Mavilia 11, Benucci 8, Mirti , Chiusano, Vannoni 4, Salute 4, Corsi 4, Magni 5, Venturini ,.
All.re. Fabbri –Ass. Manganelllo

Mens Sana Siena:
Tonini, Bruttini 2, Vichi, Degl’innocenti 1, Neri 6, Ceccarelli 11, Cometti 14, Angeli 6, Batori 12, Bucarelli 14, Di Pizzo 6, Nesi 1.
All.re Catalani Ass. Armellini – Molinaro