Ci voleva una partita così per restituirci un Prato vivo, brillante, a tratti spettacolare, padrone di se stesso e del suo gioco. Finalmente abbiamo rivisto la squadra che nelle ultime due partite si era un po’ persa. Pur tra mille difficoltà coach Fabbri è riuscito a rimettere insieme i pezzi del suo complicato e delicato progetto. Ha restituito al gruppo quella convinzione che sembrava aver smarrito. Certo tra avere e non avere Vannoni sempre out , la differenza è tanta. E se poi mettiamo anche un Corsi ancora convalescente, non c’era tanto da stare allegri. Ma non c’è solo questo. Perché contro la Liburnia è lo spirito di gruppo che ha cambiato la partita. La voglia di aiutarsi, di cercarsi di passarsi la palla e di ragionare da squadra. Alla vigilia il tecnico pratese aveva chiesto ai suoi ragazzi quel furore agonistico che era mancato sabato scorso contro Cecina. E’ stato accontentato anche se nel secondo tempo si sono rivisti i soliti momenti di flessione e distrazione. Giocatori camaleontici, come li chiama scherzosamente, coach Fabbri. Ma nella pallacanestro giovanile si sa, ci stanno questi tipi di atteggiamenti. La differenza sta nella testa. E da questo punto di vista ( Firenze, Pontedera e Cecina a parte) il Prato non ha quasi mai deluso. E pazienza se ultimamente è arrivata qualche sberla di troppo. I ragazzi di casa hanno voglia di rialzarsi, e lo si vede subito. Contro la noia di un pomeriggio piovoso, i dragoni si sono regalati una bella serata più emozionante delle altre: a volte un filo di paura 10 minuti su 40 insaporisce lo show, cosicchè i ragazzi di Fabbri si sono persino presi il lusso di lasciarsi spaventare dal Livorno, arrivata a -5 nell’ultimo quarto. La squadra di Pardini ha ottenuto il massimo di quanto si possa ottenere con un Prato così, con un Biagi stellare autore di 30 punti e re della serata, mentre anche Magni e Mavilia si sono calati nella parte in attacco andando entrambi in doppia cifra. Nel primo quarto la superiorità del Prato non è stata mai in discussione, con i ragazzi di Fabbri che hanno subito rovesciato non soltanto la loro voglia di vincere, ma anche il gusto estetico, il senso dello spettacolo con la missione di divertire e divertirsi. Gli assist di Magni e Mavilia su Biagi che realizza sfavillanti canestri nel secondo quarto, aiutato dalle triple di Magni e Compiani, con lo spettacolo che va avanti per tutto il tempino con la squadra di Fabbri che gioca mantenendo livelli tecnici raffinati e ritmi vorticosi. Livorno sembra non essere messa bene in campo, perché quando non difendi e permetti agli avversari di tirare con troppa tranquillità, i conti non possono tornare. Certo con un Biagi così e con Magni e Mavilia chirurgici nelle conclusioni, vien tutto più facile. Barcali e Papini dei livornesi sono i soli a non essere remissivi e impauriti, realizzando tiri liberi e triple che tengono a galla la squadra. I canestri di Benucci e Mirti alla fine del tempino respingono i tentativi di rimonta del Livorno che va al riposo lungo sotto di 14. 44-30. Al rientro dagli spogliatoi la squadra di casa sembra recitare la parte di un altro film. Una trama del tutto diversa da quella vista nei primi due quarti. Ed entrambe inaspettate. Succede spesso ai ragazzi di Fabbri, ma stavolta in maniera ancora più netta. Solo il tecnico pratese aveva capito, lui come pochissimi altri che la sua squadra stava restituendo al Livorno un alito di vita lasciando che gli eventi prendessero il corso. Il dominio stucchevole e spettacolare del secondo quarto si interrompe bruscamente dopo l’intervallo, durante il quale coach Pardini dev’essere stato bravo a restituire coraggio ai suoi dopo due tempini di passività, i labronici hanno alzato il livello del gioco, sferzato il ritmo, dominando in attacco e offerto assistenza al loro giocatore più rappresentativo: Vestri. Nessuno avrebbe scommesso un euro sul Livorno invece la reazione di Congedo, Barcali e Papini fa partire tutto un altro film. Il Prato leone comincia a perdere qualche dente con i soli Venturini e Biagi che non si arrendono. Il vantaggio a fine terzo quarto si assottiglia per i padroni che chiudono il quarto avanti di 11 lunghezze. L’inizio dell’ultimo quarto vede la squadra di Pardini prendere coraggio iniziando a spingere. Il brutto incidente a Papini gela tutti i presenti con la partita che si ferma per venti lunghi minuti. Rincuorati dalle tutto sommato buone condizioni del giovane cestista livornese, i ragazzi di Pardini cambiano pelle e trascinati da un sontuoso Vestri si avvicinano minacciosamente al punteggio ancora favorevole per Prato. Salute e Magni sentono gli allarmi suonare e realizzano due diaboliche triple che tagliano le gambe interrompendo l’entusiasmo labronico. Anche il bonus da una mano al Prato con Biagi che realizza vagonate di tiri liberi. La rimontona ospite si ferma grazie anche agli ultimi 2’ finali un po’ agitati per i due falli tecnici fischiati a Pantosti. Biagi non si fa pregare e realizza tutti i liberi a disposizione con Prato che non trema più e che porta a casa un altro bel sorriso. Soddisfatto, nonostante la metamorfosi della sua squadra Coach Fabbri a fine partita. “L’orizzonte è ancora stretto e lungo, dice il tecnico pratese. Senza dimenticarci dei nostri limiti, cercheremo sempre di lottare partita su partita per raggiungere il miglior risultato possibile in questo campionato. Poi saluta i ragazzi urlando insieme a loro…. “Forza Prato . Che poi è anche un “ forza Coach” e che va letto anche come …….” Tutto è ancora possibile”…… Quindi proviamoci.
U17 eccellenza recupero 5^ rit. 8/2/2014
Pallacanestro Prato 2000- Liburnia Livorno 75-66
Parziali: (19-12, 44-30, 54-45.)
Tabellini:
Pall.Prato: Compiani 4, Biagi 30, Mannucci ne, Mavilia 11, Benucci 3, Mirti 3, Sangermano , Salute 5, Corsi 1, Magni 15, Venturini 2. All.re. Fabbri –Ass. Manganelllo
Liburnia Livorno: Vestri 15, Maltinti 3, Pantosti 4, Barcali 23, Vanni 3, Congedo 2, Brunelli 2, Montauti 4, Papini 10, Mangoni,. All.re Pardini Ass. Menichetti.