U17 eccellenza 3 andata- Me 16/10/2013
Virtus Siena- Pall. Prato 79-55
Parziali: (22-17, 46-29,59-47.)
Tabellini:
Pall.Prato: Biagi 15, Mannucci, Mavilia 2, Benucci 8, Perruccio, Calabresi, Vannoni 4, Salute 3, Luchi, Corsi 8, Magni 11, Venturini 4. All.re. Fabbri –Ass. Manganello
Virtus Siena: Manganelli 3, Pagano G. 2, Pagano M, Lasi 2, Mucci 5, Eusepi 2, Amato 2, Pompianu, De Martino 17, Vadi 19, Guariglia 27. All.re Vezzosi. Ass. Vignola.
Sotto sotto, Prato ci aveva creduto. Con la grinta di sempre, sapendo di avere tantissimi chili e centimetri meno della Virtus Siena. I volti a fine partita non sono stavolta scuri, e la voglia di parlare è concreta. Non c’è la delusione della sconfitta cocente patita con Don Bosco, perché l’avversario non ha rubato nulla. Sfruttando le armi note: superiorità a rimbalzo, maggiore precisione al tiro da due e una serie di particolari che si possono catalogare soprattutto dal progetto costruito dalla società senese per arrivare alle finali nazionali di categoria.
” Sulla gara, poco da dire. Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, dato tutto. Certo, sono stati fatti degli errori ma per vincere contro i virtussini dovevamo essere perfetti “ dice coach Fabbri a fine partita. “ Nulla da recriminare. Avete visto che stavolta la sconfitta è arrivata a testa alta. Ci è mancata l’energia giusta tra la fine del terzo quarto, quando i ragazzi hanno espresso il miglior gioco recuperando 10 lunghezze di svantaggio, e nell’ultimo tempino quando abbiamo esaurito le energie subendo un break di 12-2 durissimo da recuperare. “
Il PalaVivaldi è un teatro complesso, spirano venti di impetuosa soggezione in quel mare di trofei giovanili appesi alle pareti. In questo campo ci abbiamo visto perdere tante squadre anche blasonate; questo per dire che cadere qui non è umiliante, e non toglie al Prato nessuna probabilità per continuare a far bene. Però questa sera ha indicato i suoi limiti, misteriosi fin qui ma ora più chiari; la combinazione fra l’avversaria forte, molto forte, e l’assenza di qualche giocatore in più che possa infondere fiducia, molta fiducia. Perdere di 24, ci può stare, anche sei nei commenti degli amici senesi la descrizione del gioco espresso dalla loro squadra era stata sotto le aspettative. Quello che non va giù è il fatto che il Prato non abbia mai dato un pensiero a coach Vezzosi, nemmeno in un periodo in cui i margini c’erano. Pur conoscendo i poteri magici di questo palazzetto, coach Fabbri non riesce a proteggere i suoi ragazzi dall’impatto con i giganti virtussini. La Virtus procede a strappi, accelerazioni vertiginose con schemi collaudati che portano sempre l’uomo lungo, Guariglia a trovarsi faccia a canestro e realizzare con assoluta facilità. Poi ci sono gli altri che governano la palla con una tecnica di base da capogiro. Poi ci sono anche i due “forestieri” Vadi e De Martino, i due killer-mode che una volta inseriti seminano e raccolgono nel loro ricco paniere di punti. Nel copione del primo quarto Prato è una squadra viva e nei primi 5 minuti il campo sembra in pendenza, sollevato dalla parte del Prato con un percorso in discesa verso il canestro avversario. Biagi penetra con naturalezza, aiutato anche da Benucci e da una briciola di freschezza atletica superiore agli avversari. Anche Salute è pimpante segnando un bel canestro da sotto. A metà tempino Prato è avanti di 3, ma subisce un parziale con i tiri-fotocopia di Guariglia e la buona vena di Vadi. Ci pensa Mucci con la sua tripla a scavare ancor di più il divario. Il parziale negativo che Prato subisce è il primo campanello d’allarme quando la squadra è sempre messa sotto come da stazza fisica. La tripla di Magni però la tiene in piedi, e il tempo si chiude col parziale di 22-17 per i padroni di casa. All’inizio del secondo quarto Prato compie altri piccoli strappi sempre con le incursioni di Biagi che capitalizza anche i tiri liberi, e Corsi che libera un bel tiro da sotto il tabellone. Ma la morsa dei senesi inizia a stringersi con Guariglia che ributta sott’acqua la squadra di Fabbri con l’incapacità di arginare il ruvido gigante di casa. Prato cammina sul filo con Venturini che realizza un bel tiro dal pitturato, che viene però spezzato da Mucci e Manganelli che negano ai pratesi la possibilità di avvicinarsi nel punteggio. Si va al riposo lungo con la condanna di avere una squadra avversaria che ha sempre la possibilità di mettere la palla vicino a canestro con una monotematicità obbligata dalla presenza di due giocatori oltre i due metri d’altezza. Al rientro nella ripresa i ragazzi di Fabbri rientrano psicologicamente più sgombri da pensieri cattivi e credendo di poter rimontare non perdono le occasioni con Magni e Benucci che sparano tre triple spettinando la squadra di Vezzosi che inizia a preoccuparsi per l’avanzata degli ospiti. Il bello del basket è che dopo i primi due quarti passati a dire quanto sono grandi e grossi i senesi e come mai faremo a fermarli, nel terzo quarto succede esattamente il contrario, con Prato che stoicamente illude il pubblico ospite chiudendo sotto di 12 lunghezze. Nell’ultimo tempino finisce però la grazia emotiva dei pratesi che perdono la maniglia dei canestri dalla lunga distanza. De Martino e Vadi che mettono i ragazzi di Fabbri alle corde trovando la chimica giusta, con gli ospiti che ritornano ad avere quell’incapacità di pensiero collettivo che nelle emergenze dia un ordine. A metà quarto il punteggio ritorna saldamente nelle mani dei padroni di casa e il garbage-time finale premia tutti i giocatori in panchina di entrambe le squadre. C’è da essere orgogliosi come i ragazzi hanno giocato questa sera, è stata un’ottima partita. Bisognerà ricordarsi che per riguadagnarsi serate come queste, a questo livello di competizione occorrerà dare sempre il massimo. Abbiamo sbagliato qualcosa in difesa, e in attacco non siamo stati precisi, ma abbiamo resistito mentalmente, quando nel terzo quarto l’energia era nelle nostre mani. Nel quarto tempo ci hanno distrutto in post basso. Quando arriva la stanchezza è un vantaggio poter contare sulla maggiore taglia e quindi non poteva finire diversamente. Cosa non funziona coach Fabbri lo sa e ne parlerà ai ragazzi a partire da subito. Adesso , prendiamo fiato, riposiamo anche il prossimo fine settimana per via dello spostamento della partita contro Cecina. Dopo ci aspetteranno Liburnia e Affrico e anche con loro dobbiamo andare a fare i cacciatori…. L’obiettivo non cambia.